La proposta di legge del Partito democratico per far fuori il Movimento 5 stelle: “Per i partiti, statuto obbligatorio e regole per le espulsioni”
Se dopo l’approvazione dell’Italicum si è gridato alla deriva dittatoriale, chissà cosa potrà accadere se dovesse passare la proposta di legge firmata dalla crema del Partito democratico sulla “democrazia interna dei partiti”. L’obiettivo malcelato dei Dem sembra essere la cancellazione del secondo partito italiano, il Movimento 5 stelle, almeno come lo si conosce oggi. La proposta conta di appena tre articoli, esposti oggi 26 maggio in una riunione nella sede nazionale del Pd in via del Nazareno. Tra i firmatari ci sono il presidente del partito Matteo Orfini, il vicesegretario Lorenzo Guerini e poi i parlamentari Nico Stumpo e Andrea Di Maria.
Addio Beppe – Alla base della proposta c’è un concetto tanto banale quanto letale per i grillini: i movimenti politici e i partiti che vogliono proporre propri candidati deve acquisire una personalità giuridica, dotarsi di uno statuto e un regolamento interno, il tutto costruito sulle linee indicate dalla legge. Non ci vuole un fine giurista per cogliere il dettaglio che sono tutte condizioni finora orgogliosamente rifiutate dai pentastellati, destinati a sparire se non accetteranno di rinnegare i pilastri sui quali il Movimento è nato. E se non bastasse la mazzata dello statuto, i Dem spiegano come la proposta di legge riuscirà a rendere omogenee tutte le forme dei partiti a immagine e somiglianza del proprio. Nel testo sono anche disciplinate: “Le procedure di ammissione e di espulsione, l’ambito di applicazione della regola maggioritaria, gli strumenti posti a tutela delle minoranze, le modalità di selezione delle candidature alle cariche pubbliche e le procedure per la scelta del leader”. Più chiaro di così.
Non si scherza – Il testo, scrive l’Huffingtonpost, è stato depositato questa mattina a Montecitorio, i Democrat non hanno nessuna intenzione di scherzare sull’argomento e mettono il carico da novanta sulla proposta: “Questa è la proposta di tutto il Pd” ha detto Orfini, non di tre o quattro fedelissimi renziani in cerca di gloria. Tra i firmatari ci sono ancheGennaro Migliore, Luigi Zanda e Anna Finocchiaro: “La nostra – ha aggiunto Orfini – una norma a favore della trasparenza e della democrazia: se Grillo è contrario alla trasparenza e e alla democrazia, è un problema di Grillo, non di questa proposta di legge, né tantomeno del Pd”.
FONTE:
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11793875/La-proposta-di-legge-del-Partito.html
Ogni commento è superfluo. Se poi è Orfini a parlare.la verità è sicuramente dalal sua parte, come lo è per Renzi.Lo conferma questa chiosa:"“La nostra – ha aggiunto Orfini – una norma a favore della trasparenza e della democrazia: se Grillo è contrario alla trasparenza e alla democrazia, è un problema di Grillo, non di questa proposta di legge, né tantomeno del Pd”. Che ridere, se non ci fosse da piangere!Forse meglio dire CHE PENA!
RispondiEliminaDa che pulpito viene la predica..Gennaro Migliore ma non era quello che pretendeva gli avvisi di garanzia TOP SECRET?
RispondiEliminaCerto, soprattutto di quelli indirizati al pd, ovvio. Alla faccia della trasparenza