La scissione, le lotte intestine, gli scandali, l’inchiesta Consip, le dimissioni di Matteo Renzi. Il Pd non è in un momento d’oro e i numeri ne risentono a vantaggio di Beppe Grillo. Come illustra un sondaggio realizzato da Demos e pubblicato su Repubblica, se nel febbraio del 2017 i dem raccoglievano una percentuale di consensi del 29,5, a marzo si prospetta una perdita di due punti: siamo a quota 27,2. E, come detto, i grillini godono: passano dal 26,6 del mese scorso al 28.8 attuale, prima forza in assoluto. Dietro Forza Italia che perde ancora passando dal 13,2 all’11,5. Piange anche la Lega Nord di Matteo Salvini: se a marzo raccoglieva il 13,4 per cento adesso siamo al 10,6. Un tonfo clamoroso e che, se confermato, consegnerebbe ancora a Silvio Berlusconi le chiavi del centrodestra.
Chi poi continua, costantemente, a salire è Fdi-An, balzata al 6,7% rispetto al 5,2% della precedente rilevazione (si pensi che a giugno del 2015 il partito di Giorgia Meloni era dato al 3,3 per cento). Poi Sinistra Italiana, accreditata di un 4,2%, Ndc-Udc al 2,4% e Campo Progressista, il nuovo partito di Giuliano Pisapia, che si deve accontentare di un misero 2 per cento. Infine, fari puntati sulla “cosina rossa” nata dalla scissione del Pd: Democratici e progressisti, il partito di Bersani e D’Alema, viene accreditato di un 4,2 per cento.
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