venerdì 3 marzo 2017

VIRGINIA RAGGI AL FIANCO DEI CITTADINI CHE HANNO PERSO IL LAVORO. QUELLO CHE FA E' INCREDIBILE!



Virginia Elena Raggi (Roma, 18 luglio 1978) è una politica italiana, che ricopre, dal 22 giugno 2016, la carica di sindaco di Roma.

Originaria del quartiere Appio-Latino di Roma[1], è diplomata al liceo scientifico Newton[2] e laureata in giurisprudenza presso l'Università di Roma Tre[1][3], specializzata in diritto civile, giudiziale e stragiudiziale. Nel 2003 incominciò la pratica forense presso lo studio di Cesare Previti[1] muovendo in seguito verso lo studio Sammarco[3]. Nel 2007 fu nominata cultrice della materia presso l'Università degli Studi di Roma Foro Italico[4].

È sposata con il regista radiofonico Andrea Severini, anch'egli militante del Movimento 5 Stelle, con il quale ha avuto un figlio nel 2010[1].

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]
Primi anni[modifica | modifica wikitesto]
Attivista nel comitato di quartiere della sua zona[1][3][5], fa parte dal 2011 del Movimento 5 Stelle del cui gruppo presso il XIV Municipio di Roma fu co-fondatrice[3].

Consigliere comunale[modifica | modifica wikitesto]
Alle elezioni amministrative romane del 2013 Raggi ottenne 1 525 voti di preferenza, venendo quindi eletta consigliere comunale: nel corso del mandato, si occuperà soprattutto di politiche scolastiche e occupazionali della città[4]. Nelle primarie on-line organizzate dal Movimento 5 Stelle[5], per designare il candidato del partito[3] in seguito alla decadenza di Ignazio Marino da sindaco di Roma a causa delle dimissioni di 26 consiglieri comunali[6], Raggi risultò la più votata (1 764 preferenze su 3 862 votanti, pari al 45,5%) .

Sindaco di Roma[modifica | modifica wikitesto]
Elezione a sindaco[modifica | modifica wikitesto]
Il 5 giugno 2016, con i 461 190 voti ottenuti al primo turno delle elezioni amministrative (pari al 35,25%), risultò la candidata più votata[7], e il 19 giugno vinse il ballottaggio con 770 564 voti (67,15%), contro l'esponente del Partito Democratico Roberto Giachetti[7], diventando così il più giovane sindaco di Roma della storia e, allo stesso tempo, anche la prima donna a ricoprire tale carica[8].

Per effetto dell'elezione a sindaco di Roma, Virginia Raggi è anche Sindaco metropolitano di Roma Capitale (l'entità amministrativa che ha sostituito la vecchia provincia di Roma).

Composizione della Giunta[modifica | modifica wikitesto]
La sua giunta è formata attualmente da cinque uomini e quattro donne[9]:

Paola Muraro come assessore all'Ambiente (che si è dimessa il 13 dicembre 2016 e sostituita da Giuseppina Montanari);
Paolo Berdini come assessore all'Urbanistica ed alle Infrastrutture (dimessosi il 14 febbraio 2017 e non ancora sostituito)[10];
Marcello Minenna come assessore al Bilancio ed alle Partecipate (dimessosi il 1° settembre 2016 e sostituito da Andrea Mazzillo al Bilancio e da Massimo Colomban alle Partecipate[11]);
Luca Bergamo come assessore alla Crescita Culturale (e vice-sindaco dal 22 dicembre 2016);
Daniele Frongia come assessore allo Sport e Politiche giovanili (vice-sindaco fino al 22 dicembre 2016);
Laura Baldassarre come assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale;
Flavia Marzano come assessore Roma semplice;
Linda Meleo come assessore alla Città in movimento;
Adriano Meloni come assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Pur avendo dapprima dichiarato di voler indire un referendum consultivo sull'eventuale candidatura di Roma a futura sede olimpica[12], una posizione in linea con quella sostenuta dal compagno di partito Luigi Di Maio a fine 2015 in caso di vittoria elettorale a Roma[13], il 21 settembre 2016, in una conferenza stampa, dà l'annuncio ufficiale del ritiro della candidatura della città quale possibile sede dei Giochi Olimpici del 2024.[14] Il 29 settembre il consiglio comunale di Roma approva la mozione per bloccare la candidatura alle Olimpiadi, ratificando la scelta del sindaco con 30 voti favorevoli e 12 contrari.[15]

Il 24 febbraio 2017 il sindaco Raggi raggiunge e sigla, dopo giorni di accese polemiche, un nuovo accordo con il presidente della società James Pallotta e il costruttore Luca Parnasi, proprietario del terreno, riguardante la costruzione di un nuovo stadio, di proprietà dell'A.S. Roma, che andrà a sorgere al posto dell'Ippodromo di Tor di Valle. Questo nuovo accordo stabilisce il taglio di metà delle cubature previste nel progetto iniziale, la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico del quartiere Decima e la realizzazione di una nuova stazione per la linea della metropolitana Roma-Lido.[16][17][18]

Polemiche politiche e problemi con la giustizia[modifica | modifica wikitesto]
Dopo la vittoria alle primarie online del Movimento 5 Stelle, e a seguito di alcuni retroscena pubblicati dal quotidiano romano Il Tempo[19], Virginia Raggi rese noto che, tra il 2003 e il 2006, aveva svolto praticantato forense presso lo studio legale di Cesare Previti, avvocato che vanta un passato politico come ministro della Difesa in vari governi di Silvio Berlusconi, del quale era anche avvocato e rappresentante per gli affari a Roma[20]. Accusata di avere omesso tale particolare sia dal suo curriculum sia dalla sua biografia personale sul blog di Beppe Grillo[1], emerse in seguito il suo legame professionale con l'avvocato Pieremilio Sammarco (anch'egli indirettamente legato a Previti e Berlusconi in quanto rappresentati da suo fratello Alessandro Sammarco), con il quale avrebbe svolto pratica legale e nel cui studio aveva lavorato fino a inizio 2016[21].

Riguardo alle polemiche legate a un contratto imposto — personalmente da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio — a tutti i candidati del Movimento 5 Stelle, in cui si prevedono multe e richieste di dimissioni dagli incarichi elettivi ricoperti qualora i sottoscrittori fossero ritenuti autori di atti lesivi del buon nome del partito, Raggi, all'epoca ancora non eletta alla carica di sindaco, affermò la propria disponibilità a rassegnare le dimissioni da eventuali incarichi, qualora indagata e dietro espressa richiesta di Beppe Grillo.[22]

Il 17 giugno 2016, alla vigilia del ballottaggio, fu pubblicata la notizia dell'esistenza di due consulenze legali (una prestata nel 2012 e l'altra nel 2014) relative ad altrettante attività di recupero crediti da parte dell'Azienda sanitaria locale di Civitavecchia; Raggi fu accusata di non aver denunciato la più recente delle due consulenze, affidatale all'epoca in cui era già consigliere comunale a Roma, una carica che la escludeva per legge dall'albo dei professionisti a cui possono attingere le amministrazioni pubbliche che vogliano avvalersi di prestazioni professionali legali per le loro controversie giuridiche[23]; responsabile del procedimento di assegnazione dell'incarico risultava essere, secondo la Repubblica, la dirigente Asl Gigliola Tassarotti, madre della deputata del Movimento 5 Stelle Marta Grande[24]. Successivamente l'indagine fu archiviata[25].

Il 24 gennaio 2017 Virginia Raggi risulta indagata per falso e abuso d'ufficio nell’inchiesta relativa alla nomina a capo del Dipartimento turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale del Comune, poi arrestato con l'accusa di corruzione.[26][27][28]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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