giovedì 6 aprile 2017

Chiara Appendino ancora contro il governo: "Quei 61 milioni spettano di diritto ai torinesi"

"Lottiamo per i diritti dei torinesi. Quei 61 milioni sono soldi che spettano alla città"
Chiara Appendino torna a parlare della disputa con il sottosegretario Maria Elena Boschi




"Il riconoscimento del fatto che il governo Monti ha sbagliato i conti c'è stato", con le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, ed è stato "un elemento di giustizia".

A dirlo non è la sindaca pentastellata di Torino Chiara Appendino, che una settimana fa ha annunciato l'apertura di un contenzioso con Palazzo Chigi da cui rivendica 61 milioni, ma un ministro del governo Gentiloni: il titolare delle Infrastrutture Graziano Delrio. Secondo cui "ora per capire quale risarcimento potrà esserci bisognerà che si siedano e trovino un accordo". L'esecutivo, dunque, si spacca: neanche 24 ore prima la sottosegretaria Maria Elena Boschi aveva infatti negato che quei soldi siano dovuti, sostenendo al contrario che il capoluogo piemontese "come altri comuni, ha in qualche modo ottenuto le risorse dovute attraverso un accordo con l'Anci. Ma Delrio, che proprio nelle vesti di presidente Anci nel gennaio 2013 presentò ricorso al Tar contro i tagli imposti agli enti locali dall'esecutivo di Mario Monti con il decreto salva Italia, non intende smentirsi.

E la disfida sui fondi divide anche il Pd, con Piero Fassino - che sostiene Matteo Renzi nella corsa a un nuovo mandato da segretario - schierato con Appendino visto che è stato lui, da primo cittadino del capoluogo piemontese, a presentare un analogo ricorso alla giustizia amministrativa. "Due sentenze, del Tar e del Consiglio di Stato, attestano che lo Stato ha trattenuto indebitamente introiti fiscali che erano della città di Torino", dice a ilfattoquotidiano.it. "L'unico dubbio è su quale sia l'ammontare che il governo deve restituire, perché le sentenze non lo quantificano. La cifra massima è stata stimata dall'amministrazione comunale, a fine 2015, in 61 milioni: ora bisogna trattare, come ha fatto con successo il Comune di Lecce, e arrivare a un punto di intesa". (FONTE: ilfattoquotidiano.it)

Nessun commento:

Posta un commento