Cucù Equitalia non c’è più,” disse Renzi dall’Annunziata poco prima del referendum che gli ha fatto perdere la poltrona.
Equitalia, è vero, a breve sparirà. Ma sarà sostituita dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, una “super agenzia” che avrà gli stessi poteri di Equitalia.
O peggio.
Le nuove misure rendono più semplici i pignoramenti, spiega il servizio di Silvia Ciufolini per Di Martedì:
“Dopo la rottamazione delle cartelle esattoriali e delle liti fiscali Equitalia non fa più sconti: per chi è indebitato con il fisco il rischio di trovarsi un bene pignorato sarà molto più alto.
La prima casa non si tocca, ma cosa succede a seconde case e terreni? Fino a pochi giorni fa a chi aveva un debito superiore ai 120mila euro poteva essere pignorato un solo immobile dello stesso valore.
Ora non più.
Per modificare la norma al governo è bastato sostituire nella manovrina di primavera la parola “bene” con “beni”.
Prima il contribuente con una casa di 60mila euro, un box auto di 30mila euro e un terreno di 50mila euro non si sarebbe visto pignorare nulla perché ogni proprietà vale meno di 100mila euro.
Ora invece Equitalia potrà pignorare tutti e tre i suoi beni.
«L’Agenzia delle Entrate dice che questo intervento normativo è funzionale a un potenziale incremento della riscossione – spiega a Di Martedì l’avvocato tributarista Gabriele Sepio, che aggiunge – nella relazione tecnica di accompagnamento alla cosiddetta manovrina si auspica un incremento di circa il 10 per cento delle procedure con esito positivo, con un incremento stimato rispetto alle entrate di 182 milioni di euro all’anno.»
Il contribuente, quindi, dovrà stare attento alle scadenze, in particolare chi ha rottamato.
«In questo caso, a fronte dell’inasprimento previsto dalla manovra, avrà sicuramente maggiori possibilità di subire un pignoramento immobiliare,» conclude Sepio.”
FONTE:
http://www.silenziefalsita.it/2017/05/10/pignoramenti-agenzia-delle-entrate/
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